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PANFOBIA

by Petardo

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1.
Da quando ho visto la scia dei miei trent'anni sparire in lontananza Resisto inutilmente alla pressione del nemico che avanza Giurando a me stesso, indomito e solenne, che resterò indenne anche al prossimo passaggio Che non sarà peggio Che quello trascorso sarà l'ultimo anno che lascerò al saccheggio Del nemico, al Tempo Un giuramento che non vale niente... Odio questa guerra senza fine, Nessuna pace è possibile, no, nemmeno un armistizio Ad ogni mezzanotte combattente Sono costretto a cedere altro tempo E mentre ripiego sulla linea del giorno dopo Mento a me stesso spudoratamente Dicendo ogni volta: è un nuovo inizio Per quanto mi sforzi di trincerarmi davanti al tramonto calante, Per quanto mi illuda di resistere a oltranza all'alba incipiente, È una ritirata continua, la mia, lenta e quotidiana Sotto la pressione del nemico, il Tempo che avanza
2.
Dentro il fiume che ti accoglierà Nel suo letto finchè scorrerà Dentro il mare che ti abbraccerà Fino al sonno, per l’eternità Per ogni volta in cui Volevi ciò che non riavrai mai Stringi forte, quando tornerai Sarai solo e ricomincerai Giorno e notte ti domanderai Se sarai pronto quando te ne andrai Per ogni volta in cui Volevi ciò che non riavrai mai Dentro il buio che ti accoglierà Senza pianto per l’eternità Dentro l’ombra, se ti perderai Senza fretta ti ritroverai Per ogni volta in cui Volevi ciò che non riavrai mai
3.
La Vendetta 03:11
Per tutto quello che hai Chiuso qui nella testa Odio per l’umanità Rabbia, dolore e impotenza Ti darei ciò che non ho da un po’ Braccia, cervello e coerenza Ma so che in fondo dirai Che non puoi più stare senza E chi non ci pensa Il tempo passa, è l’unica certezza Ma il vento soffia e porterà vendetta Tu non ti illudere mai C’è chi ci ha perso la testa Ovvio che l’umanità Non sarai mai perfetta Ma chi se lo aspetta? Per una fetta in più Sai quanto tempo ci resta? Ognuno vuole la sua Ognuno ha ragione e professa La propria sconfitta Il tempo passa, è l’unica certezza Ma il vento soffia e porterà vendetta Terrore e odio in forma di tempesta Il tempo passa e arriva la vendetta
4.
E il nemico, il Tempo, ha la mia faccia ingenua, Sono io che giorno dopo giorno mi consumo e mi ossido Mi arrugginisco e mi raggrumo Ricordo le piccole battaglie Affrontate al colmo dei vent'anni Poco più che scaramucce, che risate!, Folate leggere, cartucce sparate A salve, minimi affanni, Un dente che faceva male Un ginocchio che scricchiolava irreale Una febbre che mi artigliava ma non oltre due o tre giorni E non di frequente Io a quell'epoca la linea la tenevo saldamente Me ne andavo bella eretta e fiera e priva di paura Lungo la riva che il Tempo tratteneva E tutte le mie difese erano salve Poi è giunto il fatidico momento delle grandi offensive, Quelle che puntano all'annientamento, Quando il cuore sbanda di brutto Lo stomaco si corrode Il cervello manca di equilibrio Le armate del Tempo ammassate oltre la terra di nessuno, Invisibili nella nebbia del mattino autunnale, Dietro i cespugli, dietro i filari degli alberi, Sui fianchi boscosi delle colline, Pronte a sferrare il colpo mortale
5.
Necromante 04:42
Il buio che avanza Dio non ha tempo per te Corrompe e disegna Il prossimo uomo da spremere Necromante Rendici i corpi e le anime Si alza un lamento Un urlo, un dolore insaziabile Dio non ci ascolta Fa terra bruciata e lacrime Necromante Tieni i migliori per te Se ti perderai e non saprai chi sei Ti darò quello che ho e ciò che vorrai No, non sarai mai troppo tardi per noi Sei fuoco e anche tu brucerai Dio non ci guarda Acceca il futuro e le vittime Nutre e poi uccide La bestia che è dentro di te Necromante Farai lo stesso per me?
6.
Bestie 05:40
Fantasia, sei tu la mia Dea L’unica in questa fobia Viviamo in apnea Dentro a un sogno vivo e ipnotico Libertà, è solo un’idea Dire addio e andarsene via Ma quando non sarai più qui Con chi piangerai? Mi mostravi magia nera esoterica E ti inchinavi ogni sera verso l’aldilà Follia isterica, vola via di qua Ho per te un mondo nuovo Solitudine Quanta gente che brucia a vuoto Bestie come me Non sei solo in questo gioco Resta qui con me Lascia al caos il sangue e il fuoco Resta qui con me Non sei più con me
7.
Ora eccomi qui, a combattere l'ultima battaglia di retroguardia, Le linee difensive, una volta fortificate, ora mezze sbrindellate, Un colabrodo indecente, non appena tappo una falla Se ne apre un'altra, la testa scoppia, il cuore balla, Cadono le ridotte, già enfaticamente dichiarate Inespugnabili dalla mia falsa propaganda S'arrendono le casamatte, i bunker di cartapesta, Deboli vacillanti difese, figlie del presuntuoso intento Di non cedere più nemmeno un grammo Un minuto un metro quadro di tempo
8.
Fobia Aurea 04:05
Hai deciso o no? Se questo è quello che vuoi, è un po’ comico Voli sempre più in alto, è logico Poi sbatti contro l’asfalto gelido Ed il mondo è al collasso da un secolo E ti accorgi in un lampo Che prima o poi cambierà E vorrai essere pronto per quello che verrà Al centro non ci sei tu Nè il potere o la volontà o altre assurdità È fuori e dentro di te Sei immerso in un’aurea fobia Il decollo e lo schianto Un incubo È tutto chiaro in un lampo Quello che non hai e che non avrai Ora, adesso e mai È il senso delle cose che incontrerai E poi lascerai Ti ci abituerai Panfobia Per sempre mia Se io fossi in te A donne e uomini qui, non crederei
9.
Credi a ciò che vuoi Ma chiediti perchè Tu non ti riposi mai Cosa sei? Sei quello che non hai Sei tutto ciò che perderai e che non riavrai Mai Qui, l’acqua che scorre e poi va via Ci porta con sè Comunque già lo sai Puoi fare ciò che vuoi Ma tieni stretto quel che hai Non sarà lo stesso mai Se hai perso la simmetria Se troverai un senso per te Qui, l’acqua che scorre e poi va via Ci porta con sè
10.
Ora, amici miei, noi sappiamo che L'ultima battaglia verrà combattuta quando ormai da difendere Sarà rimasto ben poco quasi niente E la disperata resistenza avrà semplicemente lo scopo Di farci arrivare ancora vivi Non al giorno, ma al minuto dopo Per ognuno saranno diversi i corpo a corpo conclusivi, Più o meno lunghi o sanguinosi o feroci, Ma ciò che accomuna le nostre voci, Miei compagni di viaggio, è che alla fine... All'infrangersi dell'ultima estrema difesa Chi isserà la bandiera bianca? Chi firmerà la resa?

about

A vague and persistent dread of some unknown evil...

Panfobia is a raw and sincere, stripped-down record, constantly searching for authentic and poetic meaning. Guitar music and electronics meet to give life to something new, dig into the depths of Word and Sound, and come to answers that are never banal.

The focus of this album is to recount the facets of fear, try to recognise differences and learn to live with them. Panphobia is a ubiquitous fear tied to an evil of unknown origin. It is the fear of everything, that feeling of anxiety and anguish that, unfortunately, permeates the lives of many human beings today. Who can say they are lucky enough never to have found themselves in this condition?

Darkness is part of human life, and denying it can generate further suffering; the driving force behind these songs is the desire to imprint fear in music and, in the best-case scenario, to abandon it forever.

Two narrative levels can be recognised within it. The first, guided by the songs, is linked to emotivity, to an imaginative tale - but anchored in reality - of the distorted visions induced by the phobia; the second, led by the readings, places the listener in a condition of identification: a human being retraces the stages of his life, using war metaphors to represent the universal struggle against Time. The two narrative planes intertwine, mingle and influence each other until the End.

Panfobia is an emotional journey, dark and dense. It conveys the sense of siege and the attempt to escape. It follows the coordinates of song and psychedelia. A record that is like chewing iron and stone and as necessary as friendship.

credits

released September 30, 2022

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Produced by Riccardo Salvini and Maurizio Borgna

Music and lyrics by Riccardo Salvini except on tracks 1/4/7/10: lyrics by Archiplano (Nicola Salvini), music by Luca Morino

Mix and master by Maurizio Borgna

Riccardo Salvini: vocals, electric guitar, upright piano
Maurizio Borgna: modular synth, programming
Luca Morino: modular synth on tracks 1/4/7/10

Album cover by Luis Fernando Rodriguéz
Singles cover by Juan Scassa (Chierichetti Æditore)

Big thank you to Tega and Sounzone

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all rights reserved

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about

Petardo Turin, Italy

Riccardo Salvini (aka Petardo) is a multi-instrumentalist, arranger, lyricist and producer active in the music scene since ten years. Thanks to his experience in various bands on the international scene, he has played all over Europe. Petardo follows the coordinates of song and psychedelia. Like chewing iron and stone, as necessary as friendship. ... more

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